Quantcast
Channel: Stato e Potenza » politica economica
Viewing all articles
Browse latest Browse all 7

Aumentano gli squallidi teatrini di Palazzo

$
0
0

Angelo Fontanella

resizer.jspE alla fine condanna fu. Berlusconi è stato condannato in primo grado a 7 anni e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici per il reato di concussione per costrizione nell’ambito del cosiddetto “processo Ruby”. La sentenza è stata accolta con applausi e grida di esultanza da un gruppo, composto da qualche decina di manifestanti, radunato davanti al Palazzo di Giustizia di Milano, che ha intonato l’Inno italiano e “Bella Ciao”. Non è dato sapere quanta gente abbia festeggiato in privato e con amici, per quella che per alcuni rappresenta la resa dei conti contro il nemico storico, un capro espiatorio di tutti i mali italiani, altro che moneta unica, trattato di Maastricht, trattato di Lisbona, la Bce fabbrica del debito e strumento di ricatto dell’aristocrazia bancaria sui popoli europei, austerity con tutte le conseguenze del caso come: disoccupazione al 12% e in continua crescita, quella giovanile ormai a quota 40%, tassazione reale al 60%, consumi ai minimi storici dal dopoguerra ad oggi ecc. ma chi se ne frega, l’importante è che l’impostore sia stato condannato e che il circo mediatico continui. E già, perchè mai come da 2 anni a questa parte è stato utile sviare l’attenzione dai disastri economici e sociali, dirottandola sul gossip, su processi che poco o nulla hanno a che vedere con la collettività, sulla santificazione di alcuni e la demonizzazione di altri e sulle tragedie private o pubbliche che fossero, sulle quali si specula per mesi. E così i soloni mediatici non fanno altro che ipnotizzare le masse con le reazioni dei berluscones che gridano all’ingiustizia e al massacro, con quelle dei nemici in pieno giubilo, e così possono passare sotto silenzio gli ultimi decreti del governo, grazie ai quali le marche da bollo da 14,62 euro passano a 16 e quelle da 1,81 a 2, l’aumento dell’Iva viene congelato per 3 mesi, ma per questo ‘generoso’ congelamento, scattano alcuni aumenti: l’acconto irpef che passa dal 96% al 100%, l’acconto dell’imposta sul reddito delle società dal 100% al 101 % e rialzo al 110% per i ‘versamenti di acconto’ che spettano a aziende e istituti di credito. Per non parlare della vicenda Monte Paschi di Siena di cui sembrano essersi perse le tracce.
E infine un balzello sulle sigarette elettroniche, su cui graverà un’imposta del 58,5 per cento, mentre agli esercenti verrà richiesta una cauzione a garanzia delle imposte da versare. Quindi per avere momentaneamente rimandato l’aumento di un’imposta se ne inventano altre tre, che vanno a pesare sulle aziende già con l’acqua alla gola. Non solo lo Stato non paga i propri debiti con le imprese, ma pretende acconti e anticipi sul pagamento di tasse future. Il tutto si aggiunge a un rincaro di spese oltre i 700 euro a famiglia quest’anno a causa della nuova tares, imu e aumento dell’iva. Meglio tenere nascosto tutto ciò e parlare d’altro, non si sa mai un giorno la gente decidesse di svegliarsi dal torpore in cui i mass media l’hanno confinata e non credesse più alle bugie dei politici funzionari dei banchieri, che hanno come unico compito quella di tenerla a bada.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 7

Latest Images

Trending Articles